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Il commercio equo e solidale

Il commercio equo e solidale è una attività commerciale, nella quale l’obiettivo primario non è la massimizzazione del profitto,ma la lotta allo sfruttamento e alla povertà legate a cause economiche, politiche o sociali. E’ una forma di commercio internazionale nella quale si cerca di garantire ai produttori e ai lavoratori dei paesi in via di sviluppo un trattamento economico e sociale equo e rispettoso. Spesso viene agevolata la creazione di cooperative di produttori che si possono così affrancare dal ruolo di braccianti, solitamente sottopagati e esposti senza protezione a sostanze tossiche usate in agricoltura. Dove è possibile si cerca di convertire le produzioni all’agricoltura biologica, per garantire la salute dei lavoratori e dei consumatori.

Questo tipo di commercio instaura una relazione tra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione. I prodotti del commercio equo e solidale sono acquistabili nelle botteghe del mondo, presso cooperative di prodotti naturali, artigianali e biologici o in alcuni supermercati.

Alla base del commercio equo e solidale c’è la volontà di contrastare il commercio tradizionale che si basa su pratiche dannose come:
I prezzi…che vengono stabiliti dalle multinazionali indipendentemente dai costi di produzione.
L’incertezza di sbocchi commerciali dei prodotti che impedisce a contadini e artigiani di programmare seriamente il proprio futuro. Il ritardo dei pagamenti…cioè il fatto che gli acquirenti paghino la merce molti mesi dopo la consegna e spesso anni dopo che sono stati sostenuti i costi necessari alla produzione.
I produttori non conoscono i mercati nei quali vengono venduti i loro prodotti e dunque non riescono ad adeguarsi e tanto meno a prevedere mutamenti nei consumi.

Il commercio equo-solidale interviene creando canali commerciali alternativi a quelli dominanti, al fine di offrire degli sbocchi commerciali che garantiscono un giusto prezzo dei prodotti e condizioni più sostenibili per i lavoratori.
I principali vincoli da osservare per entrare nel circuito del commercio equo e solidale sono i seguenti:
Divieto del lavoro minorile.
Impiego di materie prime rinnovabili.
Spese per la formazione/scuola.
Cooperazione tra produttori.
Sostegno alla propria comunità.
Creazione, dove è possibile, di un mercato interno dei beni prodotti.

Gli acquirenti (importatori diretti o centrali di importazione) dei paesi ricchi, si assumono impegni quali:
prezzi garantiti (determinati in accordo con gli stessi produttori)
quantitativi minimi di acquisti garantiti
contratti di lunga durata (pluriennali)
consulenza rispetto ai prodotti e le tecniche di produzione
prefinanziamento

I prodotti più venduti del commercio equo e solidale sono:
Il caffè, il te, lo zucchero di canna,il cacao e prodotti dell’artigianato.
Altri prodotti agricoli sono: il miele, la quinoa, l’orzo, frutta secca (anacardi, uvetta, mango, …), infusi (karkadè, camomilla, menta, …), spezie (pepe, cannella, chiodi di garofano, noce moscata, …) le banane e altri.

Le botteghe del mondo sono luoghi dove si costruisce un altro mercato, dove i produttori del sud possono ritrovare la speranza di una vita dignitosa e dove il gesto del consumo si trasforma in una relazione profonda tra popoli e culture. La rete delle botteghe altromercato è composta da persone che insieme, ogni giorno rendono possibile un’ economia di giustizia. Una bottega del mondo è un luogo piacevole ed accogliente dove si possono trovare prodotti di alta qualità e alta dignità.
Queste sono le principali organizzazioni del commercio equo:

Sono cooperative specializzate in importazione diretta e partnership con gruppi produttori

Stabiliscono contratti di lungo periodo con i produttori

Assicurano prefinanziamenti all’ordine, minimo 50% del valore

Forniscono supporto per lo sviluppo prodotti e per il marketing

Oltre ai prodotti, forniscono alle botteghe del mondo informazione sui prodotti e sulle comunità produttrici

Promuovono un consumo critico: informazioni sui rapporti nord-sud, campagne di boicottaggio, finanza etica, turismo responsabile

La Rete delle Botteghe del Mondo europee facilita la cooperazione e le azioni di rete tra i suoi membri fornendo informazioni e seminari e, organizzando una conferenza europea bi-annuale delle Botteghe, oltre alle campagne di sensibilizzazione. Sito internet: www.worldshops.org

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